Roberto Papini
Roberto Papini nasce nel 1921 ad Ancona, dove frequenta l’Istituto tecnico professionale. La sua carriera artistica è caratterizzata da una vasta produzione di quadri tattili, opere fatte per essere guardate, ma anche toccate. Talvolta l’approccio tattile prende quasi il sopravvento su quello visivo: la forma plastica prevale sul colore e questi quadri si presentano come vere e proprie sculture. Le opere di Papini sono una miniera di sorprese e di sensazioni per le mani che le toccano: c’è il piacere del contatto con materiali sempre diversi che si propongono con una fitta trama di stimoli vari. Gli oggetti utilizzati nella costruzione del quadro sono povere cose ormai inutili che ritrovano senso e vita nelle mani dell’artista: bottoni, tappi, turaccioli, chiodi, boccette.
Inizia a esporre a metà anni ‘50 in mostre locali e nel 1958 tiene la sua prima personale al Palazzetto Baviera di Senigallia. Nel 1960 partecipa a numerose rassegne ed espone per la prima volta alla Galleria Puccini di Ancona, che rimane per decenni la sua galleria di riferimento. Gli anni ‘60 sono un decennio ricco di occasioni e soddisfazioni: oltre a partecipare alle edizioni del Premio Marche e a iniziative locali, espone in numerose città italiane e all’estero. Nel 1968, dopo aver approfondito la conoscenza della religione Baha’i, Papini inizia i due cicli pittorici che caratterizzano in maniera incisiva la sua ricerca, i cosiddetti Pentagrammi o Scritture, e la serie di dipinti e grafiche del ciclo dei Soli e Tavole della legge. Negli anni ‘80 tende a chiudersi sempre più nel suo studio, impegnato in una ricerca tra meditazione ed espressione, e sviluppa il tema dei Labirinti.
Nel 1992, Papini riceve la Ginestra d’Oro del Conero per i meriti artistici. Prende parte a numerose mostre collettive e personali, esponendo opere sempre all’avanguardia per il contesto artistico della città di Ancona, dove trascorre gran parte della sua vita. Partecipa, su invito del Comune di Ancona, alla Mostra dei Pittori Anconetani a Spalato. Le sue opere sono presenti in musei e collezioni private di tutto il mondo.
Muore ad Ancona nel 2019.